Alcuni anni fa una ricerca ha inserito tra le paure più diffuse la paura di parlare in pubblico, al pari della paura dell’altezza, degli insetti e addirittura della morte.
Le occasioni per parlare in pubblico si sono però moltiplicate, rendendo questa capacità una delle competenze più richieste.
Da dove partire quindi per riuscire al meglio? Il consiglio è quello di leggere – e soprattutto sperimentare – quanto suggerito da “Le tre porte del public speaking.”
Edito Hoepli, il libro è scritto da 3 autori: Miranda Sorgente, Silva Castellani e Max Galli, cui si aggiunge la prefazione di Andrea Fontana.
Ricco di suggerimenti pratici ed esempi reali, quello che scoprirai nel libro è un percorso in 3 step che raccoglie le migliori tecniche di public speaking, storytelling e slide design.
Il Sistema 3C: Connessione, Creazione e Comunicazione
Dapprima è necessario connettersi in modo autentico con noi stessi (connect), per poi creare e infine comunicare la nostra idea. Questo il metodo ideato degli autori e presentato nel libro.
Il metodo parte dalla nostra sfera più interiore con la fase di connessione.
In questa fase è necessario abbandonare gli schemi mentali, “spegnere la razionalità” e accedere invece alle nostre risorse più interne, per predisporci a ricevere le intuizioni, fonte preziosa di idee.
Come riuscirci? Immergersi nella natura, fare sport, dedicarsi ad attività manuali o praticare la meditazione sono alcuni strumenti suggeriti nel libro.
Fase due, la creazione.
La seconda fase è quella della creazione, a cui è dedicata una seziona corposa del libro.
Qui scoprirai come strutturare la tua presentazione, quali contenuti inserire, come stimolare la creatività e alcuni suggerimenti per rendere la tua presentazione memorabile.
Nei capitoli da 4 a 7 troverai quindi numerosi consigli pratici per comunicare al meglio. Alcune regole chiave?
- Presenta una sola idea centrale con una o più prove a sostegno
- Sii originale nella fase di apertura. Alcuni esempi? Prova ad utilizzare l’umorismo o i silenzi di Celentano
- Avvicina ed emoziona il pubblico con le storie, semplifica con le analogie ed elimina il superfluo
- Infine, ricorda che un buon supporto visivo aumenta del 65% il ricordo.
Terza fase: condividi, comunica, emoziona.
Arrivato a questo punto hai attraverso la fase di connessione e progettato la tua presentazione. È quindi è arrivato il momento di condividere con il pubblico il tuo messaggio. Eccoci quindi giunti alla fase della comunicazione.
Qui la parola chiave è: emozione.
“Quasi il 90% dei messaggi viene scartato prima di arrivare al cervello medio e alla neurocorteccia perché non agisce sulle emozioni”. Cerca quindi di essere in quel 10%, coinvolgendo il pubblico.
Per finire
Concludo, riprendendo le parole di Andrea Fontana nella prefazione: il libro ha “il pregio di partire dalla nostra sfera interiore, invece che fermarsi agli aspetti più superficiali della questione”. Apprezzerai inoltre l’impostazione grafica e il riassunto dei concetti chiave al termine di ogni capitolo.
Voto: 4/5
- A chi è rivolto? Consigliato a chi vuole creare un legame unico con i suoi interlocutori intrattenendoli con presentazioni originali
- Quanto è pratico? Suggerimenti, esempi pratici e storie reali si susseguono in tutto il libro.