Recensione del libro L’arte della pazienza, di Raffaele Gaito
Cos’è la pazienza? Ci nasciamo pazienti o lo possiamo diventare dopo? Come? In questo mondo frenetico, dove ci ricordano sempre che “chi si ferma è perduto” e dove l’immediatezza regna sovrana, il concetto di “tutto e subito” è stato ampiamente sopravvalutato (a discapito della nostra sanità mentale aggiungerei).
Oggi più che mai dobbiamo riscoprire il valore della pazienza, che non coincide con lentezza o immobilità.
L’arte della pazienza
Raffaele Gaito in questo libro vi porta in un viaggio per (ri)scoprire cosa vuol dire “PAZIENZA” partendo dal punto che ha segnato l’inizio di quest’opera: il TEDx Salerno del 2018.
Da li è nato un percorso che ha portato l’autore prima a parlare di pazienza nei suoi corsi a studenti e aziende e poi, quando è stato il momento giusto, a mettere tutto nero su bianco in queste 170 pagine.
“Il digitale sta facendo nascere dentro molte persone una sottile illusione che il successo sia alla portata di tutti, che sia facile, dovuto e soprattutto immediato. Non è così. Quello non è successo, è solo l’illusione del successo”
Vogliono tutti fare gli youtuber (soprattutto i giovanissimi), gli startupper (a questo vocabolo darei fuoco, ndr), i gamer: guardando le storie(s) di chi ce l’ha fatta a creare delle nuove professioni redditizie la maggior parte delle persone non comprende però le complessità legate a quei successi.
Viviamo di illusioni, di storie patinate che non approfondiamo fidandoci di quello che “vediamo” sui social. Ecco, andate a leggere la storia di Lisette Calviero e poi riparliamone.
Dopamina, gratificazione instantanea, ansia, burnout, depressione.. viviamo in un mondo che ci sta dando stimoli talmente veloci che non sappiamo gestire (se non allenati a farlo e consapevoli di quello che stiamo vivendo) e a volte la nostra vita sembra davvero un giro sulle montagne russe (e io soffro di vertigini quindi preferisco evitarlo!).
Riscoprire la pazienza oggi non è solo importante, ma anche indispensabile per non lasciarsi sopraffare dalle situazioni e dal mondo intorno a noi.
“Pazienza non è la capacità di saper aspettare ma è quello che facciamo mentre aspettiamo”.
Costanza, fossi da saltare, obiettivi da non perdere di vista, processi, sbagli, resilienza (quella vera, non quella di moda oggi!), tempo: tutti concetti che ritrovate ben spiegati nel libro in modo chiaro e chi vi potranno essere d’ispirazione grazie alle tante storie (alcune anche personali) di cui l’autore ha riempito le pagine.
Io amo le storie, e ho amato TUTTE quelle raccolte in questo volume: storie di successi, di fallimenti, di cadute, di cambiamenti, di scoperte, di forza d’animo. Storie di gente che ha avuto la PAZIENZA di aspettare che arrivasse il suo momento, a volte solo pochi anni, a volte qualcuno di più, di gente che non si è fermata ad aspettarlo però questo momento ma che anzi, non si è proprio mai fermata continuando a lavorare, a perseverare, finchè il momento è arrivato (spesso pure grazie anche alla classica “botta di c**o”).
Il successo non è mai immediato, si costruisce.
La pazienza non è innata, la si può allenare, sviluppare.
Ed è proprio quello che troverete nella seconda parte del libro dedicato al “ciclo della pazienza” in cui si analizzano i quattro elementi alla base della pazienza per imparare a rafforzarla: abitudini, obiettivi, sperimentazione e fallimento.
Tutto parte dalle abitudini (cosa sono, perchè sono importanti e come lavorarci sopra) passando poi per gli obiettivi (come definirli in base a diversi modelli e come raggiungerli) e la sperimentazione (tanto fondamentale quando sottovalutata) fino ad arrivare al fallimento (che è parte della nostra quotidianità e che dobbiamo usare per costruire nuove abitudini) e ricominciare il giro!
Con la recensione mi fermo qui, perché il libro lo dovete leggere e assimilare con calma, il riassunto non servirebbe a nessuno. Prendete in mano la vostra pazienza e compratelo, sedetevi comodi e iniziate a leggerlo cercando di prendere qualcosa da ogni capitolo.
Io l’ho fatto, e ne sono molto contenta.
Voi leggere un’altra recensione? Scopri cosa ne pensa Davide Giansoldati autore di “Promuovere e raccontare i libri online“. Leggi la sua recensione qui!