Sappiamo ormai tutti che Linkedin è un social network che si scosta molto dall’idea che ormai negli anni ci siamo fatti di queste piattaforme: non un luogo dove condividere la nostra vita, le foto al mare, le giornate con la famiglia, le notizie di cronaca; ma un luogo dove parlare di valore, di esperienze lavorative, di progetti.
Il più grande limite di Linkedin? L’autoreferenzialità. Si, siamo martellati da contenuti in cui qualcuno si proclama il più bravo, bello, grande, eccezionale del suo settore. Ci sta, per carità, ma anche meno direi! Se non vogliamo che Linkedin diventi l’ennesimo social network da scorrere senza trovare un buon motivo per soffermarci a leggere un post o un articolo dobbiamo davvero imparare ad usarlo per bene.
E qui ci viene in aiuto Gaetano Romeo, che con questo libro ci guida non solo alla creazione di un profilo efficace (si, si parte dalle basi) ma anche ad usarlo in modo consapevole e mirato alla crescita.
Linkedin, cosa fare e cosa non fare
Il primo capitolo è il classico “Punto 1” da cui partire per creare un profilo, con le cose da fare e, soprattutto, da non fare.
Si passa poi alla SEO, che ormai ci manca di inserirla nel caffè la mattina e poi la troviamo dappertutto. Linkedin è tra i primi 5 siti che Google indicizza regolarmente, il che rende fondamentale applicare la SEO al nostro profilo se vogliamo migliorare la visibilità lato ricerca. Come scegliere e usare le parole chiave, come avere backlink che funzionino, perchè iscriversi ai gruppi, l’uso degli hashtag e come creare connessioni intelligenti lo scoprite nel capitolo due. Mentre nel tre lo stesso ragionamento viene applicato alle pagine aziendali.
Linkedin: post, like e condivisioni
Sapete che condividere un post su Linkedin ha meno valore di un like o di un commento? Ecco, ora lo sapete! Come fare quindi a dimostrare il nostro apprezzamento verso un post altrui o come aumentare la portata di un nostro post? Spingendo all’interazione. Quella cosa banale che chiedono tutti gli algoritmi e che noi continuiamo a ignorare ogni volta che scriviamo un post con la capacità di coinvolgimento pari a quella di quando ci diamo il 5 da soli (si, mi ci metto pure io in prima persona e faccio mea culpa).
L’algoritmo di Linkedin, come tutti gli algoritmi dei socia network, è quasi un mistero ma la piattaforma stessa ci dice (e spesso ci fa capire senza parlare) cosa piace o meno al suo algoritmo. È su questi suggerimenti che dovremmo andare a lavorare se vogliamo davvero avere un profilo performante.
Fare domande, aggiornare sulle ultime news di settore, usare immagini e video, condividere successi e premi (con parsimonia però ragazzi!), mettere like e commentare (l’abbiamo già detto ma ridiciamolo suvvia!), capire il budget view e come ottimizzare i post sono davvero alla base di tutto!
Interessante da leggere anche l’esperimento che risponde all’annosa questione “Link nel testo o nel primo commento”? Perchè qui non si va a tentativi, le cose si studiano, si provano e si estraggono i risultati finali. Tanto semplice quanto fondamentale se vogliamo dare risposte non campate in aria!
In conclusione:
A chi è rivolto questo libro? A chi non sa usare Linkedin. Il livello è “entry” e il libro è facilmente capibile anche da chi non lavora nel digital.
Quanto è pratico? L’autore usa il suo profilo per mostrare le best practice che consiglia.
È da avere in libreria? Dipende.. è sicuramente un libro ben scritto e utile, ma non è il tipo di libro che puoi avere la necessità di sfogliare “dopo” quindi ci sta anche la versione ebook, l’acquisto condiviso con i colleghi o il prestito in biblioteca.
Voi leggere un’altra recensione? Scopri cosa ne pensa Davide Giansoldati autore di “Promuovere e raccontare i libri online“. Leggi la sua recensione qui!