Instagram Business è un libro che contiene diversi punti di vista sullo strumento Instagram a supporto delle strategie aziendali. Si apre con un’introduzione sul canale e su come siamo arrivati al panorama attuale. Dai vari inserimenti delle feature “ispirate” a social come TikTok e Snapchat, arrivando alla necessità di investire sempre più budget in ads per essere davvero visibili.
Personalmente, da utente che ha iniziato a utilizzare la piattaforma nel 2012 con il temuto filtro LOMO e le cornici da cavarsi gli occhi, ho proprio rivisto il percorso di questo mezzo a livello business. Una cosa che, alla me di 19 anni, non sarebbe mai neanche passata per la testa.
Eppure, nel corso del tempo, ho visto e utilizzato le nuove feature consapevole che l’app si aggiorna in continuazione e che è sempre più difficile raggiungere pubblico con traffico puramente “organico”.
Instagram, un palinsesto always on
L’obiettivo di Instragram è e rimarrà quello di mantenere le persone all’interno della piattaforma più tempo possibile.
Non è un caso che i formati che oggi vanno per la maggiore siano i video, specialmente nel feed dei Reel: un palinsesto always on per incollarci allo schermo e permettere all’applicazione di guadagnare dagli spazi venduti agli inserzionisti.
Mi è piaciuto molto il paragone con l’editoria. In passato c’erano riviste per qualsiasi scopo, dai fossili al cucito, perché le aziende provavano ad acquistare spazi pubblicitari che arrivassero al target con gli interessi giusti. Oggi, Instagram dispone di un database eterogeneo facilmente segmentabile, ecco perché è così competitivo fare inserzioni.
Il libro prosegue spiegando come funziona l’algoritmo di Instagram e come i contenuti vengono mostrati a follower e non follower. Da subito appare chiaro che questo canale non si limita alla mera promozione ma che è anzi un alleato fondamentale per fare Nurturing, nutrire e curare una community.
Strategie Instagram aziendali: casi pratici
La sezione esempi del libro prende spunto da interviste svolte dall’autore e disponibili scansionando un QR code. Il libro si compone quindi sia di una parte di trascrizione intervista che di video più lunghi per seguire gli esempi delle aziende citate.
Ho trovato interessante questa sezione dedicata ai casi pratici perché ci sono vari settori contemplati e soprattutto, anche se il settore in cui operiamo può non esserci direttamente negli esempi, molti concetti sono facilmente replicabili.
Ecco i primi 5 esempi del libro con qualche commento:
- Settore food: Deliveroo. L’esempio di Deliveroo racconta la forza dell’immagine appetitosa, veritiera e gustosa come leva principale del profilo. Non solo: siccome Deliveroo collabora con locali e ristoranti, spesso funziona da apriporta per portare anche clientela in loco.Utile l’approfondimento sul tool kit fornito ai ristoranti per uniformare la comunicazione sul delivery.
- Settore Made in Italy: Velasca. Un profilo che personalmente apprezzo tantissimo, che si focalizza sulle storie delle persone per raccontare il vero “bello e fatto bene italiano”.
- Informazione ed Editoria, T.P.I. e un bell’approfondimento su come un giornale online può utilizzare Instagram evitando il banale screenshot dell’articolo e vari copiaincolla. Instagram diventa quindi parte integrante del prodotto editoriale rispetto ad essere un semplice mezzo di promozione.
- Fitness, Bright and Fit. La storia di Alice che unisce profilo personale e aziendale per raccontare da un lato la sua vita di tutti i giorni e dall’altro le trasformazioni “prima e dopo” delle persone che seguono i suoi programmi. La parte che ho apprezzato di più è quella relativa alla forza del racconto di storie vere, in questo caso proprio quella della fondatrice dell’azienda.
- Attivismo, Tocca a Noi. Un profilo Instagram poco interessato ai grandi numeri di follower ma che ha saputo mobilitare il giusto numero di true fan per sostentere la lotta alla Tampon Tax, utilizzando comunicazione inclusiva e creando una community forte e coesa unendo generi e generazioni.
In conclusione
A chi è rivolto? Social Media Manager (freelance e agenzie) con conoscenza base/media di Instagram e dei suoi meccanismi. La prima parte per chi ci lavora può essere già conosciuta, in questo caso sono le interviste ad aggiungere valore.
Quanto è pratico? Non ci sono esercizi diretti ma alcuni step da conoscere per diffondere correttamente i propri post.
È da avere in libreria? Sì, anche una visita ai contenuti video è sicuramente utile.