RECENSIONE DEL LIBRO

Il potere delle relazioni

Il networking come competenza di vita per il successo e il benessere

Editore:

BUR Rizzoli

autore

Marco Vigini

pubblicazione:

pagine:

Gennaio 2024

320

Autore

Marco Vigini

Editore

BUR Rizzoli

Pubblicazione

Gennaio 2024

Pagine

320

Prezzo

15,00

Autore

Marco Vigini

Pagine

320

Editore

BUR Rizzoli

Prezzo

15,00

Autore

Marco Vigini

Pubblicazione

Gennaio 2024

costo:

Editore

BUR Rizzoli

Pagine

320

15,00

Il networking inteso come la capacità di sviluppare e coltivare le relazioni può diventare una materia di studio e insegnamento già nelle scuole superiori?

La risposta che Marco Vigini, esperto e docente di networking, dà nel suo nuovo libro “IL POTERE DELLE RELAZIONI “ è un chiaro SÌ.

Per Marco Vigini《il networking è prima di tutto una meta-competenza di vita oltre a una meta-competenza professionale》ma non sempre siamo consapevoli della ricchezza relazionale che abbiamo tra le mani. Io stesso non me rendevo conto. 

Tutti noi riceviamo dei doni e molte persone tra di noi trovano più facile seppellirli piuttosto che condividerli e valorizzarli.

Marco Vigini ti mostrerà come il potere delle relazioni possa aiutare a portare questi doni alla tua rete, al tuo network condividendoli con le altre persone creando valore per gli altri e con gli altri secondo un’ottica espansiva win-win.

Perchè fare networking?

La bellezza e potenza trasformativa del networking sta proprio nell’andare verso gli altri e nel donare loro qualcosa di noi: dall’incrocio genuino ed empatico con una o più persone nasce una nuova “piazza relazionale” dove l’esperienza di confronto e connessione profonda apre la porta a nuove prospettive per noi e la nostra rete.》

I concetti di dono e di talento/vocazione ritornano spesso durante un libro come a guidare nella lettura del libro e con la speranza che il libro stesso possa essere di ispirazione per la crescita personale e professionale così come nella dinamica e nella consapevolezza della relazione e dello scambio con gli altri.

Partendo dal presupposto che il networking è un processo che dovrebbe durare l’intera vita di una persona, l’autore affronta e spiega il processo del networking da tanti e variegati aspetti e punti di vista e spiega come, a suo avviso, il networking andrebbe insegnato già dalla scuola per creare una cultura diversa dello stare in relazione e in comunità e potersi presentare al mercato del lavoro con due marce in più. 

《Il networking, come competenza umana, sviluppa un nuovo senso civico, aiuta a creare relazioni positive con altri, a sviluppare abilità sociali e di risoluzione di problemi, ad ampliare le opportunità di carriera e a utilizzare la cosiddetta network intelligence per recuperare informazioni, premessa indispensabile per prendere decisioni consapevoli, in tutti i campi e in primis nella scelta del lavoro e quindi dell’università. 》

Non c’è una sola ricetta per fare networking e l’autore, anche grazie ai numerosi contributors, ne descrive varie.

Quello di fare networking non è la raccomandazione e nemmeno opportunismo: un sano networking vuol dire che una persona ci sta dedicando il suo tempo e che ci sta segnalando come meritevoli di fiducia.

Come si fa Networking?

Il libro tocca tanti e variegati aspetti del networking partendo da un’esperienza personale dell’autore con la propria rete e che Marco ha scelto di condividere con un pubblico più ampio. 

Ogni capitolo parte da una frase ispirazionale, sviluppa poi l’argomento utilizzando casi studio, testimonianze dirette e contributi e box che riassumono gli argomenti. 

Nel suo libro Marco Vigini si avvale della collaborazione di professionisti e professioniste che fanno parte del suo network e che forniscono un proprio contributo specifico: da Sara Caratti e Miriam Cresta che riflettono su un nuovo modello “imprenditoriale” per la scuola, alle riflessioni di Luigi Centenaro su personal branding e networking, a  quelle di Andrea Fontana sull’importanza di uno storytelling per fare networking, le testimonianze sulle attività di networking in Università Cattolica, al POLIMI e alla Bocconi, alle palestre relazionali sperimentate da ELIS fino alla proposta di AIDP-FdM per la scuola italiana. 

Al termine di ciascun capitolo che l’autore ha curato direttamente potrai trovare una breve scheda con alcune domande e alcuni esercizi da fare, perché la parte pratica è altrettanto fondamentale che quella teorica. 

Se pensi di non avere le capacità e le attitudini per fare networking, sappi che – dice l’autore –《il networking è un metodo e approccio alla vita e agli altri che si può apprendere, sviluppare, potenziare in modo razionale a prescindere dalla tipologia e dal carattere della persona stessa… e proprio perché è un metodo può essere applicato e sviluppato da diversi “tipi psicologici”, introversi compresi.》

La “ciliegina sulla torta” di questo manuale sul sano networking è il Manifesto del Networking Gentile scritto con Marco Vittorio Micotti, 15 pilastri fondamentali che riassumono il senso, lo scopo, le modalità per cui e attraverso cui esercitare un sano networking che crei valore per tutte le parti coinvolte e non solo e sono ispirati dall’esperienza e dai valori dei due autori.

Conclusioni del libro

Questo è un libro a metà tra il saggio sul perché è importante fare networking sin dalla scuola superiore e il manuale che spiega tecniche, modalità ed esercizi su come praticare questa meta-competenza di vita personale e professionale importantissima.Se non hai mai fatto networking troverai un manuale ben strutturato ricco di consigli e linee guida da seguire personalizzandole; se anche già fai networking potrai comunque trovare spunti interessanti e magari quella sistematicità che ti manca.

Che tu sia uno studente delle scuole superiori oppure una studentessa universitaria, un docente, una persona che lavora già da qualche anno o una persona “diversamente giovane” questo libro fa per te, perché – come dice l’autore – il network non solo non ha età, ma non invecchia mai e fa rimanere sempre giovani ed entusiasti nelle relazioni con gli altri, con la consapevolezza, comunque, che alcune relazioni è meglio perderle che trovarle.

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Roberto Borgia
Sono cresciuto in una casa piena di libri e sarà per questo che adoro le biblioteche ma soprattutto le librerie, girare fra gli scaffali e i ripiani pieni di libri, sfogliarli, respirarli. Sono figlio di due ex camperisti con la passione per i viaggi. Sarà per questo che ho scelto una professione che mi portasse a girare, incontrare persone di paesi diversi, conoscerne le tradizioni, la cultura. La curiosità stimolata dai viaggi e dalle letture ha aiutato. L’essere curioso mi porta ad informarmi sulle novità, a trovare strade diverse per fare le cose e a capire, anche per sommi capi, come funzionano le cose. Fare le cose come le abbiamo sempre fatte non fa per me. Sono un convinto sostenitore dell’apprendimento continuo, credo sia qualcosa per cui tutti dovremmo trovare del tempo e leggere libri aiuta – ad allargare i propri orizzonti, – ricaricarsi e rifocalizzarsi – dare nuovo impulso alle proprie #carriere. Leggere mi rilassa, mi rende “pieno”, mi fa “viaggiare con la mente”. Ho scoperto che il libro è uno strumento potentissimo di condivisione, di socialità, e sapere che un mio commento o una mia recensione faccia sì che un libro venga letto, ancor più se da una persona che da un po’ non leggeva, mi da una scarica di felicità (altro che dopamina) che non ha paragoni. Da qualche anno ho poi sviluppato una passione per il marketing e la comunicazione.

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Sono cresciuto in una casa piena di libri e sarà per questo che adoro le biblioteche ma soprattutto le librerie, girare fra gli scaffali e i ripiani pieni di libri, sfogliarli, respirarli. Sono figlio di due ex camperisti con la passione per i viaggi. Sarà per questo che ho scelto una professione che mi portasse a girare, incontrare persone di paesi diversi, conoscerne le tradizioni, la cultura. La curiosità stimolata dai viaggi e dalle letture ha aiutato. L’essere curioso mi porta ad informarmi sulle novità, a trovare strade diverse per fare le cose e a capire, anche per sommi capi, come funzionano le cose. Fare le cose come le abbiamo sempre fatte non fa per me. Sono un convinto sostenitore dell’apprendimento continuo, credo sia qualcosa per cui tutti dovremmo trovare del tempo e leggere libri aiuta – ad allargare i propri orizzonti, – ricaricarsi e rifocalizzarsi – dare nuovo impulso alle proprie #carriere. Leggere mi rilassa, mi rende “pieno”, mi fa “viaggiare con la mente”. Ho scoperto che il libro è uno strumento potentissimo di condivisione, di socialità, e sapere che un mio commento o una mia recensione faccia sì che un libro venga letto, ancor più se da una persona che da un po’ non leggeva, mi da una scarica di felicità (altro che dopamina) che non ha paragoni. Da qualche anno ho poi sviluppato una passione per il marketing e la comunicazione.
Sono cresciuto in una casa piena di libri e sarà per questo che adoro le biblioteche ma soprattutto le librerie, girare fra gli scaffali e i ripiani pieni di libri, sfogliarli, respirarli. Sono figlio di due ex camperisti con la passione per i viaggi. Sarà per questo che ho scelto una professione che mi portasse a girare, incontrare persone di paesi diversi, conoscerne le tradizioni, la cultura. La curiosità stimolata dai viaggi e dalle letture ha aiutato. L’essere curioso mi porta ad informarmi sulle novità, a trovare strade diverse per fare le cose e a capire, anche per sommi capi, come funzionano le cose. Fare le cose come le abbiamo sempre fatte non fa per me. Sono un convinto sostenitore dell’apprendimento continuo, credo sia qualcosa per cui tutti dovremmo trovare del tempo e leggere libri aiuta – ad allargare i propri orizzonti, – ricaricarsi e rifocalizzarsi – dare nuovo impulso alle proprie #carriere. Leggere mi rilassa, mi rende “pieno”, mi fa “viaggiare con la mente”. Ho scoperto che il libro è uno strumento potentissimo di condivisione, di socialità, e sapere che un mio commento o una mia recensione faccia sì che un libro venga letto, ancor più se da una persona che da un po’ non leggeva, mi da una scarica di felicità (altro che dopamina) che non ha paragoni. Da qualche anno ho poi sviluppato una passione per il marketing e la comunicazione.

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