Ti è mai successo di dover condividere in pubblico una tua idea e di non sapere da dove iniziare? O al contrario di concludere una presentazione, ma di avere la sensazione di non essere riuscito a raggiungere l’obiettivo? Probabilmente a molti di noi, sì!
Parlare in pubblico parte da una fase troppo spesso sottovalutata, ma di fondamentale importanza: quella della progettazione della presentazione. È proprio a questa fase che Luca Baiguini, dedica “Il design delle idee”.
Baiguini, Speaker e Autore di “Compito e relazione” (2019), oltre che del “Design delle Idee”, si occupa da anni di formazione manageriale. È Docente alla School of Management del Politecnico di Milano, al Cefriel e nei Master dell’Università di Udine.
Nel “Design delle idee” delinea un modello in 9 fasi illustrando le migliori tecniche “per progettare e costruire una strategia di comunicazione in grado di valorizzare al meglio i contenuti trattati catturando l’attenzione del pubblico”.
La struttura del libro
Ad ognuna delle 9 fasi è dedicato un capitolo specifico.
Dopo aver presentato ciascuna fase, l’Autore si focalizza su due temi: la gestione delle obiezioni e le presentazioni brevi, illustrando gli errori da evitare. Imperdibile il capitolo finale che riporta, per ciascuna fase del processo, alcune domande che ogni comunicatore dovrebbe porsi per progettare una strategia di comunicazione efficace.
Credo che “Il design delle idee” sia un libro che tutti dovremmo leggere perché ha il pregio di sfatare alcuni falsi miti della comunicazione in pubblico e di rispondere ad alcune domande tipiche di chi si appresta a preparare uno speech. Tra le sue pagine scoprirai validi suggerimenti su
- Come progettare un discorso in pubblico
- Quali argomenti scegliere
- Come iniziare un discorso in pubblico
- Come attirare l’attenzione in una presentazione
- Come chiudere una presentazione
Vediamo insieme alcuni di questi punti.
Come progettare un discorso in pubblico?
Il libro parte da questa domanda, delineando appunto il modello in 9 fasi ideato dall’Autore.
Si parte dalla definizione della strategia di comunicazione e quindi dai primi due step: la definizione dell’obiettivo e la profilazione dei destinatari.
Secondo l’Autore stabilire l’obiettivo vuol dire rispondere alla domanda “quale cambiamento si vuole ottenere nel pubblico come conseguenza del processo di comunicazione?”
D’altro canto è importante conoscere posizioni, valori e interessi dei destinatari riguardo al tema trattato.
La terza fase consiste invece nel decidere il communication mix della presentazione.
In ogni presentazione si compiono 4 operazioni: si trasferiscono informazioni, si costruiscono collegamenti, si creano stati emotivi e infine si fa crescere la motivazione.
Ogni strategia di comunicazione deriva da un diverso mix di questi 4 elementi. È pertanto importante, in fase di progettazione, definire il peso da attribuire a ciascuno di questi elementi perché impatterà sulla scelta delle argomentazioni e su come gestire i picchi di attenzione.
Quali argomenti scegliere?
Se stai progettando la tua prossima presentazione in pubblico, è arrivato ora il momento di rispondere a questa domanda tenendo bene in considerazione la curva dell’attenzione.
Uno degli errori più comuni degli speaker è proprio quello di pensare di riuscire a mantenere costantemente alta la curva di attenzione. La curva dell’attenzione alterna invece picchi e valli. Progettare un discorso efficace vuol dire scegliere quali contenuti sono più importanti per raggiungere l’obiettivo e posizionarli nei momenti di maggiore attenzione.
Il primo picco di attenzione si posiziona all’inizio della presentazione. Come sfruttare quindi questo momento e, quindi, Come iniziare un discorso in pubblico?
Baiguini suggerisce di utilizzare i primi momenti per stabilire e comunicare le regole di interazione, definendo quindi il setting.
“Mentre il picco iniziale è un “omaggio” allo speaker da parte del suo pubblico, quelli intermedi devono essere conquistati utilizzando tecniche adatte allo scopo”. E diciamolo: un’argomentazione interessante non è in sé una garanzia per ottenere un picco di attenzione.
Quindi, come attirare l’attenzione in una presentazione?
I metodi per catturare l’attenzione sono, secondo l’Autore:
- la richiesta di attenzione
- l’ancoraggio
- lo storytelling
- la rottura degli schemi
Qui Baiguini condivide anche 3 piccoli trucchi – che ti consiglio di non perderti – per mantenere alta l’attenzione nello storytelling.
Capito come generare i picchi di attenzione è arrivato il momento di sfruttarli al meglio.
Qui ci corrono in aiuto la legge della varietà e la tecnica dell’elastico, due modi per massimizzare l’efficacia della comunicazione e prolungare il più possibile la durata del picco di attenzione.
Eccoci arrivati al finale della presentazione, la penultima fase del percorso.
Come chiudere un discorso?
Spesso il relatore tende a voler stupire il pubblico, tuttavia è importante ricordare che “il picco finale, per lo speaker, è l’ultima occasione per fare un passo avanti verso i propri obiettivi ed è opportuno che lo faccia attraverso un’argomentazione e una modalità coerenti con il resto della strategia”.
La preparazione delle slide è infine l’ultima fase del design di una presentazione in pubblico. Hai capito bene… l’ultima, non la prima come spesso avviene.
In conclusione, credo che “Il design delle idee” sia un libro prezioso per diversi aspetti:
- L’Autore ha avuto la capacità di accendere i riflettori su alcuni errori tipici in cui è facile incorrere quando si progetta un discorso in pubblico
- Presenta uno strumento molto versatile e applicabile in diversi contesti: dalle riunioni di lavoro, alla presentazione di idee e progetti fino alla costruzione di speech veri e propri
- La capacità di comunicare in pubblico è una delle soft skill del futuro, anzi del presente e questo è il libro giusto per aiutarti a svilupparla.
A chi è rivolto? A chiunque voglia condividere in modo efficace le proprie idee
Quanto è pratico? Molto. Il libro èun concentrato di esempi, modelli, errori comuni e falsi miti
È da avere in libreria? Per me è un grande si!