Chi è esattamente Kotter: professore emerito della Harvard Business School, questo personaggio è una delle voci più autorevoli del panorama internazionale in tema di leadership e cambiamento. Prima di leggere questo libro, non lo conoscevo. È proprio vero che non si smette mai di imparare!
Il testo oggetto della recensione nasce da un articolo scritto nel 1995 per la rivista Harvard Business Review, migliorato, integrato e rivisitato alla luce del contesto attuale e tratta principalmente di leadership e cambiamento, dell’una in funzione dell’altra e viceversa, nel contesto aziendale.
Cosa si intende per cambiamento?
In generale un cambiamento produce sempre un piccolo/grande “trauma”. Si esce da una zona di comfort. Si aprono nuove sfide. E possono nascere grandi opportunità, o anche verificarsi disastri.
Nei contesti aziendali l’obiettivo principe dei progetti di cambiamento è migliorare le performance organizzative.
Alcuni esempi concreti?
- Ristrutturazione
- Reingegnerizzazione
- Programma qualità
- Fusioni / Acquisizioni
- Rinnovamento culturale
- Ridimensionamento
- Riorientamento strategico
Cambiare non è facile: sono richiesti sacrificio, dedizione e creatività.
L’autore, nella propria esperienza, ha riscontrato che nelle storie di cambiamento che si sono concluse con successo, ci sono due schemi ricorrenti:
- Il cambiamento efficace è associato ad un processo a più fasi (che vedremo più avanti), in grado di creare potere e motivazione, fronteggiando così la tanto temuta inerzia, grandissima nemica.
- Il processo non risulta efficace se non è guidato da una leadership di alto livello qualitativo, oltre che da un management eccellente.
Le differenze -fondamentali- tra Leadership e Management
È importante farle proprie sin da subito, per dare il giusto senso al libro. Trovate questo approfondimento a pag. 23, primo paragrafo.
Una volta fissate le differenze, siete curiosi di sapere da quanto management e da quanta leadership è composto ogni processo di cambiamento? Sono percentuali orientative, ma davvero interessanti.
- Management 30% – 10%
- Leadership 70% – 90%
Ve lo sareste mai aspettati? Io, in tutta onestà, no.
Il cambiamento cambia pelle
Se fino a qualche decina di anni fa il mantra di riferimento era “se non è rotto, non cercare di aggiustarlo”, cambiare oggi è necessario. In passato il cambiamento si verificava in modalità incrementale ed era per lo più saltuario. Globalizzazione, mercati in continuo movimento, progresso tecnologico, rivoluzione digitale (è solo un’estrema e brutale sintesi, scusate…), rendono necessario procedere in quella direzione.
Il fatto è che la storia non ci ha preparati a sfide trasformazionali. E nemmeno il nostro DNA ci aiuta: la natura umana, infatti, ci imporrebbe un atteggiamento di tipo “conservativo”.
Come si struttura il libro
Il libro è organizzato in 3 parti, per un totale di ben 12 capitoli.
La prima parte funziona un po’ da introduzione e si affronta il problema del cambiamento, con una disamina degli 8 errori più comuni sul perché i tentativi di cambiamento, puntualmente al verificarsi di certe condizioni, falliscono.
Ve ne svelo uno “a caso”, che poi è quello che ritengo più significativo perché richiama il vero concetto di team e della (potenziale) forza del gruppo: non creare una coalizione guida abbastanza potente.
Nella seconda parte si entra nel cuore del libro: partendo dagli 8 errori di cui sopra, si affrontano le 8 fasi del cambiamento.
Nel dettaglio:
- Stabilire un senso di urgenza.
- Creare una coalizione guida.
- Sviluppare una vision e una strategia.
- Comunicare la vision del cambiamento.
- Responsabilizzare le persone per azioni ad ampio raggio.
- Generare vittorie di breve termine.
- Consolidare i risultati e produrre ulteriore cambiamento,
- Radicare i nuovi metodi nella cultura.
Nella terza ed ultima parte, le conclusioni. Si pone uno sguardo al futuro e a come evolverà l’organizzazione aziendale.
E voi, nelle vostre letture, avete mai affrontato il tema del cambiamento?
Conclusioni: un testo sicuramente interessante, ma non eccessivamente scorrevole. Richiede uno sforzo cognitivo aggiuntivo, fattibilissimo nel momento in cui il lettore desidera e/o necessita di approfondire la tematica trattata.
L’autore propone aneddoti aziendali inerenti la propria esperienza sul campo, ma il fatto che siano quasi impersonali, sintetici e general generici, tolgono (a mio avviso) potenza narrativa ai case history presentati.
A chi è rivolto: è un libro trasversale, può essere utile ad ogni funzione aziendale in procinto di affrontare un cambiamento e anche a studenti che stanno preparando un esame o la tesi di laurea.
Quanto è pratico: il libro è ricco di schemi e dettaglia molto bene le 8 fasi del processo di cambiamento.
È da avere in libreria: sì, se avete necessità di comprendere il valore e il ruolo chiave della leadership in azienda durante un processo di cambiamento.