“Growth Hacking, Il mestiere di chi fa crescere il business” racconta questa disciplina e lo fa rivolgendosi sia a chi desidera diventare un Growth Hacker sia a chi è interessato ad investire in questo approccio al Marketing.
Essendo un tema a cui mi sono dedicata con interesse negli ultimi anni ho giustamente ritrovato nel libro alcuni concetti già conosciuti (utili a chi si avvicina per la prima volta al tema), tuttavia ho trovato anche tanti nuovi spunti e per questo ho apprezzato molto la lettura di questo libro.
In che modo accorgersi che una lettura di questo tipo è valida? Beh, guardando quanto il libro è stato pasticciato con appunti a matita e costellato di post-it per le parti salienti da testare il prima possibile.
Cos’è il Growth Hacking
Il Growth Hacking è un approccio che mixa marketing, dati e tecnologia. Fare Growth Hacking significa fare esperimenti, valutare i dati e agire rapidamente per raggiungere obiettivi ambiziosi.
Nato nel contesto Start-Up, è oggi un termine diffuso (anche se, come si legge nel libro, spesso non è utilizzato correttamente).
Nel libro è presente anche un’interessante analisi delle differenze e dei punti di contatto di Growth Hacking e Digital Marketing, utile a capire come le due discipline si intersecano. Il risultato? Growth Marketing, ovviamente!
T-Shaped Model, cos’è
Quando si parla di Growth Hacking, e in modo particolare della figura del Growth Hacker, è importante introdurre il concetto della formazione a T.
Il capitolo dedicato al tema spiega in modo chiaro le competenze che un Growth Hacker deve sviluppare: deve sapere “di tutto un po’“, dalla SEO alla programmazione passando per la psicologia e il branding.
Ciò non significa che questa persona deve essere esperta in tutte le aree, solo che deve conoscerle abbastanza da agire rapidamente per svolgere esperimenti: la verticalizzazione delle competenze, con l’approfondimento di un set specifico di competenze legate a una singola area, è comunque fondamentale.
Ecco perché si fa riferimento a un modello a T!

Il concetto di OPN
Un altro concetto interessante che ho trovato espresso molto bene è quello degli OPN. Il significato di OPN è Other People Network: sfruttando casi studio di successo, come quello di Udemy, viene evidenziato come la possibilità di sfruttare reti altrui (anche di competitor) sia fondamentale in strategia di crescita rapide e misurabili.
North Star Metric, la metrica “Stella Polare”
Una North Star Metric (NSM) è una metrica che cattura al meglio il valore offerto da un prodotto ai clienti. Non è l’unica metrica da misurare o da ottimizzare con una strategia di Growth Hacking, ma è sicuramente una guida (per questo si chiama Stella Polare).
Questa metrica rappresenta anche il risultato finale degli sforzi collettivi interdipendenti di ciascun dipartimento che lavora al progetto, è quella che fa capire che si sta andando nella giusta direzione.
Oltre a questi concetti, si possono trovare anche ottimi approfondimenti sul Bullseye Framework (di cui parla anche Traction) e sul Growth Hacking Canvas (che ho già scaricato per lavorarci).
In conclusione
A chi è rivolto? Marketer con una formazione specifica che desiderano scoprire la disciplina del Growth Hacking, studenti che vogliono sviluppare competenze per diventare Growth Hacker.
Quanto è pratico? Ottimi i suggerimenti di tool da usare sparsi in tutto il libro, corredati da 3 casi studio: un buon mix di teoria e pratica!
È da avere in libreria? Sì, è un buon supporto sia teorico che pratico.