Cosa rende un’azienda veramente credibile? La risposta la trovate tra le pagine di questo libro scritto da un consulente di quelli che si è davvero “sporcato le mani”. Non parla per sentito dire Daniele Fuligno: ha lavorato con aziende in cui si è dovuto lui per primo mettere alla prova, si è specializzato nel mondo della tavola e dei casalinghi e ha vinto pure un Red Dot Design per un prodotto da lui inventato.
La credibilità di un azienda
Torniamo alla credibilità: le chiavi della credibilità sono l’innovazione, la qualità del prodotto/servizio, il rapporto con i clienti, l’integrità. In inglese si dice “what you see is what you get”, “ciò che vedi è ciò che ottieni”; non c’è tempo da perdere: la prima impressione di un cliente, se non è buona, è sempre un’occasione persa e ogni momento è quello giusto per iniziare a lavorare sul posizionamento migliore possibile per la tua azienda.
I falsi miti del marketing (e della consulenza)
L’autore ci tiene a mettere in chiaro fin dalle prime pagine come il mestiere del consulente abbia mille sfaccettature e mille possibilità. Una parola abusata (consulente) che spesso rimane vuota sul lato operativo: Daniele Fuligno non è cosi. Lui è un “Consulente” di quelli che fa analisi, studia, mette mano a tutto, anche alla comunicazione.
Per questo ci tiene anche a sfatare cinque miti, cinque frasi fatte, cinque situazioni in cui si trovano molte aziende italiane:
- il mio prodotto è il migliore: si vende da solo, il marketing non serve;
- Made in Italy è sempre garanzia di successo;
- I più bravi vendono frigoriferi agli eschimesi;
- Vendere all’estero è più semplice che vendere in Italia;
- Le analisi di mercato sono roba per multinazionali.
Ogni paragrafo vi riporta come queste affermazioni siano errori comuni in davvero tante realtà aziendali.
Emozione e empatia a servizio delle aziende
Attraverso la sua storia e i casi “di successo” di cui è l’artefice, l’autore ci presenta il suo metodo che parte da una logica diversa dal solito: la necessità di una base emotiva ed empatica per approcciarsi a tutti i contesti e le personalità che incontriamo nel nostro lavoro.
Scrive l’autore: “Come mai il clima aziendale è sempre più oggetto di attenzione da parte dei responsabili delle risorse umane, degli psicologi del lavoro, degli stessi imprenditori a capo delle rispettive aziende? La risposta è semplice, sebbene per nulla scontata, in quanto un buon clima aziendale è una condizione fondamentale per migliorare la reputazione dell’impresa e accrescere motivazioni e performance dei dipendenti e di conseguenza, seppure indirettamente, il risultato dell’attività imprenditoriale.”
E grazie al suo percorso di studio con Stefano Benemeglio all’Università Popolare delle Discipline Analogiche® (UPDA) scopriamo come “una visione analogica può fornirci gli strumenti per interpretare la comunicazione emotiva dei nostri colleghi o interlocutori. Comunicare in modo analogico significa abbattere i muri della logica formale imparando a fornire un servizio emotivo l’interlocutore in cambio di un servizio logico. [..] Le persone a cui ci rivolgiamo hanno sempre una coscienza pensante, con i loro giudizi, i loro limiti, loro paure e le loro condizioni. Compito di un buon consulente é entrare in contatto con quella coscienza. E da lì iniziare a lavorare.”
Le fasi del metodo sono in realtà quelle “classiche”:
- Analisi dell’azienda
- Analisi del mercato
- Analisi della concorrenza
- Definizione degli asset
- Elaborazione di un modello distintivo
- Attuazione del piano strategico
- Validazione e fine-tuning
Quello che le differenzia dal solito è l’approccio umano con cui le si mette in atto e che traspare da ogni pagina. Ma soprattutto il valore della personalizzazione delle strategie che non possono essere standardizzate ma devo essere “calate” in un qui e in un dove, con delle persone attorno che le devono realizzare.
Proprio l’importanza data al lavoro con le persone e in team sono l’insegnamento finale di questo libro che non ha la pretesa di essere un manuale di marketing ma di raccontare il marketing vero, quello che succede nelle aziende, piccole e grandi, attraverso gli occhi di una persona che ha fatto della sua esperienza un metodo per continuare ad aiutare altre realtà a fare il salto, creando relazioni e confronti e non imponendosi.
È un libro adatto agli imprenditori e ai consulenti che cercano una nuova strada. Meno indicato a chi non mastica il marketing ogni giorno. È una bella storia di come essere consulenti, rimanendo belle persone. (Semi cit.)