Il Design Thinking è definito come “un approccio all’innovazione che poggia le sue fondamenta sulla capacità di risolvere problemi complessi utilizzando una visione e una gestione creative”.
I tre autori hanno svolto un’accurata indagine chiedendo a oltre 2500 utenti del Design Thinking quali fossero gli strumenti e i metodi che preferiscono usare e quali offrono i benefici maggiori.
Il toolbox per il Design Thinking
Il risultato è in toolbox per il Design Thinking ideale per chi si vuole approcciare al metodo e per chi vuole approfondire l’argomento, con spiegazioni semplici, proposte alternative, suggerimenti degli esperti e tantissime immagini esemplificative delle applicazioni.
Raccontare questo libro non è facile, a partire dal modo in cui è strutturato il libro. Colori, schemi e disegni vi guidano in una lettura non sempre lineare e classica della pagina.
Certo, è proprio il libro stesso la prima applicazione del metodo del Design Thinking e quindi non potevamo che aspettarci un manuale adeguato al tema.
Le sei fasi del Design Thinking
Il libro è strutturato seguendo le sei fasi del microciclo del Design Thinking:
- Comprendere
- Osservare
- Definire il punto di vista
- Ideare
- Prototipare
- Testare
- Riflettere.
Si parte quindi da una fase di warmup con tecniche che ci aiutano a capire meglio il problema e a conoscere più a fondo un potenziale utente. In base a quello che deriva da questa prima fase si presentano le strategie che aiutano a formulare un punto di vista che verrà poi usato come punto di partenza nella ricerca di una soluzione. Si passa quindi alla fase di ideazione e, più difficile, alla selezione delle idee che vedranno la luce con la creazione dei primi prototipi da testare. Qui il motto è “Amalo! Cambialo! Oppure lascialo perdere!”. Si chiude con il riflettere a vari livelli su tutta la procedura, sul team e sulla mentalità.
Questo è un libro che va letto, non può essere raccontato. La metodologia del Design Thinking è innanzitutto un modo di pensare e vedere le cose. Non lo si può schematizzare in qualche riga. Ma posso dirvi che questo bel manuale è un concentrato di concetti, di strumenti e di spunti che tutti dovrebbero leggere per l’apertura mentale in cui ti guida.
E ricordiamoci che ogni tanto lasciare la nostra strada “sicura” per vedere qualcosa di nuovo e lasciarci “contaminate” non fa male!