Leggere l’introduzione e il primo capitolo di Food Marketing 2.0 è stato come indossare i miei occhiali da miope la mattina, di colpo tutto chiaro e nitido. Ida Paradiso con concretezza e senza giri di parole fa un veloce ricapitolo delle puntate precedenti per arrivare a illustrarci il concetto di new normal, espressione che sento sempre più spesso nominare e che si riferisce alla nostra era post – ci auguriamo – Covid. Il tutto con faro acceso sul tema del cibo e sul suo ruolo nell’ultimo anno e mezzo.
Di cosa parla questo libro è chiaro, del marketing applicato al settore agroalimentare; a tutti è altrettanto chiaro che questo è uno degli ambiti più “stravolti” dalla pandemia: nuove regole, nuove modalità, nuovi consumatori. Proprio da qui parte il viaggio dell’autrice per fare il punto sul moderno food marketing e sul Made in Italy in ambito gastronomico; Ida Paradiso è da anni consulente strategica, docente e autrice, la sua professionalità è al servizio delle eccellenze enogastronomiche italiane e del nostro brand nazionale.
Food Marketing 2.0 è un vero e proprio percorso che tra teoria, dati e case history interessanti approfondisce i temi del Made in Italy, marchio universalmente noto che è bandiera dell’italianità nel mondo. Il 2.0 nel titolo fa riferimento a tutto ciò che riguarda il digitale e la conseguente impennata di notorietà del Made in Italy che il web e i social in particolare hanno supportato. Ida Paradiso – con ironia e disincanto – dedica spazio alle strategie di promozione del Food che oggi vivono tra reale e digitale, termini come phygital e onlife infatti non possono ormai mancare nello studio della promozione di una marca.
E a proposito di termini consiglio questo libro perché pur lavorando nell’ambito del Food&Wine da tempo mi sono ritrovata diverse volte nel corso della lettura ad appuntarmi parole che ho trovato davvero interessanti, solo a titolo di esempio riprendendo la mia agenda: gastrosofo, Italian sounding, frictionless experience, showrooming & webrooming (ma potrei continuare).
Eccoci al momento del mio amato “Da non perdere”:
– La classificazione delle nuove professioni legate al Food Marketing
– Le 5 leve del food marketing
– Le case history posizionate strategicamente nel capitolo di riferimento
(personalmente, le preferisco rispetto a quando le trovo in fondo al volume)
– Le 10 regole del food marketing
A chi è rivolto? A chi ama il cibo, ai consumatori curiosi e a chi desidera leggere qualche nuova riflessione sul marketing.
Quanto è pratico? La teoria è ben bilanciata da casi studio e dati.
È da avere in libreria? Da Apple addicted…la mela in copertina mi fa propendere per il sì!