Nicolò Andreula è un economista ed esperto di strategia e marketing. Nel 2019, insieme alla giornalista ed economista australiana Vera Sprothen, scrive un libro che descrive perfettamente il mondo in cui viviamo oggi. Un mondo in cui prevalgono la tecnologia e l’individualismo.
Di conseguenza l’autostima e i sogni di ogni singolo diventano le due cose più importanti da considerare quando si compiono delle scelte che pongono le basi ad un futuro felice.
I due autori raccontano il mondo di oggi, basato sulla paura, sull’incertezza e sull’instabilità, spostandosi da quella vita, ormai lontana, vissuta dai nostri genitori e dalla quale non solo non si può più tornare indietro ma non si deve volerlo.
Infatti, oggi viviamo nel cambiamento continuo ed è proprio questo che fa crescere la nostra persona. Non smettiamo mai di imparare, mai di lavorare, mai di studiare e mai di crescere ma questo è solo un bene. Se rimaniamo ancorati ad un’idea di futuro basata sul posto fisso, sull’iperconsumismo e sulle case di proprietà non ci sentiremo mai completi ma sempre inadeguati e impauriti.
Un libro che ci aiuta ad affrontare una vita liquida in cui la determinazione fa la differenza.
Un libro che ci insegna a “seguire il flusso”, ad accettare l’incertezza, a seguire le passioni e a scoprire se stessi. Infatti, l’aspetto più importante è proprio quest’ultimo.
Per sopravvivere a questa vita imprevedibile, “nello spazio digitale in continua evoluzione”, bisogna capire innanzitutto quali siano i nostri limiti e le nostre capacità, capire che non possiamo permetterci di stare fermi perché “o ti adatti o muori” e quindi seguiamo il cambiamento ed evolviamoci.
CONCLUSIONE:
Un libro adatto a tutti: ai più grandi per capire il mondo della generazione Z e ai più giovani per sentirsi capiti. Una frase mi ha colpito più di tutte e motiva, secondo me, la lettura: “Siamo la Flow Generation. Non abbiamo un posto fisso e sappiamo che niente è per sempre. Nessuna laurea ci può servire per una vita intera. Dobbiamo essere pronti a deviazioni e distrazioni, strade bloccate e ripartenze forzate, anche se un tempo avevamo puntato ad una carriera ben precisa. Le circostanze cambieranno e noi stessi cambieremo in modi che adesso non possiamo prevedere”.