Mariagrazia Villa, giornalista, docente e autrice – oltre che dell’ultimo “#Ethics Gym. Alleniamo l’etica della comunicazione” – anche di libri quali “Il giornalista digitale è uno stinco di santo” e “Brand Journalist”, è un riferimento come professionalità e competenza nel mondo delle professioni digitali.
Tutti libri già letti (e molto apprezzati) dal sottoscritto anche perché ho avuto la fortuna di conoscere l’autrice sia come docente all’interno del corso di laurea magistrale di Web Marketing e Digital Communication dello IUSVE, sia come professionista, seguendo in maniera attenta i suoi progetti lavorativi come il recente Constructive Network, di cui presiede il Comitato etico. Quest’ultimo è un network di professionisti e comunicatori: un punto di partenza per operare un cambiamento nel mondo del giornalismo italiano e per allontanarsi dalle pratiche meno etiche, superficiali, meno professionali e più legate al click-baiting. Insomma, un progetto con una marcia in più e con intenzioni ed obiettivi molto interessanti.
Ma – dopo questa lunga introduzione sull’autrice – è opportuno focalizzarci sulla sua ultima opera: “Ethics Gym”. Un testo teorico e pratico, approfondito e pieno di spunti provenienti da fonti e da altri professionisti tra cui anche Mariano Diotto. Un testo complesso e semplice al tempo stesso, da leggere un capitolo alla volta per comprendere e ragionare su ogni suo messaggio. Cominciamo questo percorso e partiamo dal tema della comunicazione!
Cos’è la comunicazione?
Quali sono gli approcci che durante la storia – più o meno recente – si sono susseguiti per dare una definizione alla parola comunicazione? Cosa si intende con questo termine? Qual è la sua funzione? Una comunicazione contiene sempre un’informazione? Comunicazione e interazione sono la stessa cosa? Qual è lo stato della comunicazione al giorno d’oggi? Che relazione c’è con la tecnologia?
Ognuno di noi potrebbe dare una risposta differente a queste domande e probabilmente da ogni pensiero espresso ne scaturirebbe un confronto per definire al meglio questo termine che fa parte della nostra vita di ogni giorno. E, infatti, come afferma lo psicologo e filosofo Luigi Anolli, “Ognuno di noi è un essere comunicante, così come è un essere pensante, emotivo e sociale. La comunicazione non va considerata solo come un mezzo e uno strumento, bensì come dimensione psicologica costitutiva di ciascuno di noi. Non possiamo scegliere se essere comunicanti o meno, ma possiamo scegliere se e in che modo comunicare”.
E partendo da qui, perciò si può definire la comunicazione come attività relazionale, di partecipazione intellettuale, emotiva, con esigenze di condivisione e desiderio di azione.
La comunicazione è come un battistero a 8 lati
L’autrice utilizza anche quest’espressione per dare un’immagine a questo termine, evidenziando gli 8 vertici di questo battistero in:
- Chi: colui che avvia l’atto comunicativo
- Con chi: gli interlocutori che partecipano ad esso
- Che cosa: i messaggi condivisi in quest’atto
- Dove: lo spazio in cui avviene l’interazione
- Quando: il tempo in cui avviene l’interazione
- Come: il modo in cui essa si svolge
- Perché: le ragioni che la sottendono
- A che pro: le finalità che la guidano
Dove ognuno di essi ha un ruolo specifico nella comunicazione e merita di essere opportunamente approfondito.
Azione, libertà e responsabilità: i tre capisaldi dell’etica.
Esiste comunicazione senza etica? Che differenza c’è tra etica e morale? Che definizioni sono state date alla parola etica? Quali sono i 3 livelli dell’etica della comunicazione? Quali sono i 5 paradigmi dell’etica della comunicazione? Qual è il ruolo dell’etica nella pubblicità? E nel giornalismo e nell’era digitale che stiamo vivendo?
Con l’autrice esploriamo il concetto di etica, contestualizzandolo al giorno d’oggi e nelle situazioni quotidiane tanto che – come afferma Mariagrazia Villa – “per essere etici bisogna essere ambigui” e quindi vale sempre la considerazione di prendersi dei momenti di riflessione per osservare se i principi che guidano i nostri comportamenti sono quelli che accettiamo o rifiutiamo. Fermarsi, fare un passo indietro e chiedersi il perché di un comportamento è il primo passo per riprendere consapevolezza del concetto di etica e di comunicazione etica. Un modo per crescere e aumentare le nostre potenzialità con una skill che al giorno d’oggi può fare davvero la differenza.
Ti ho incuriosito abbastanza? Per scoprire nel dettaglio gli esercizi da svolgere e i 5 muscoli (riconoscimento, rispetto, relazione, reciprocità e responsabilità) da allenare in questo particolare allenamento, l’acquisto del libro è d’obbligo!
P.s. Non ti preoccupare… il testo contiene anche le barrette energetiche per superare ogni allenamento!
Conclusioni
A chi è consigliato? Ethics Gym è per tutti! Comunicatori, startupper, imprenditori, studenti… ognuno di noi potrebbe trovare piacevole la lettura di questo testo. Citando l’introduzione di Mariagrazia Villa: “Siete un essere umano e nutrite il sospetto che l’etica nella comunicazione sia meno frequente della felicità? Il volume è per voi!”.
Quanto è pratico? Molto! Considerate che la seconda metà del libro è tutta pratica, anzi – usando i termini dell’autrice – allenamento dell’etica della comunicazione!
È da avere in libreria? Assolutamente! I contenuti presenti non li troverete in maniera così approfondita e completa in altri testi perciò, se siete curiosi, prendetevi del tempo per passare in libreria ed acquistare questo nuovo volume edito da Franco Angeli.