Perché un e-commerce fallisce? Se ascoltiamo le risposte che ci vengono date dai clienti durante i brief la colpa è sempre (o quasi) dell’agenzia che ha fatto il sito, dei social, dei soldi spesi inutilmente per gli shooting ecc ecc. Non è mai colpa del sito (“l’ho pagato mille mila euro figurati se non va bene”!) o del prodotto (“ho il migliore xxx del mondo”, “non c’è nessuno che lo fa così bene come noi”).
Se vi siete ritrovati in quanto detto fino ad ora abbracciamoci forte e sentiamoci un po’ meno soli. Succede a tutti prima o poi. E la grande verità è che la colpa, 9 volte su 10 parte, è proprio dal sito, non strutturalmente adatto, e/o dal prodotto, che può essere anche il migliore al mondo ma se ti scontri con Coca-Cola hai voglia a raccontare che la tua cola è più buona perché gli ingredienti li raccogli nel tuo orto e le bollicine le fai a mano una a una.
Il 90% degli e-commerce fallisce nel primo anno di vita
Il 90% degli e-commerce fallisce nel primo anno di vita; dei rimanenti, il 36% fallisce nel secondo anno e 44% nel terzo anno; dei rimanenti, il 50% fallisce nel quarto anno. Insomma, una carneficina.
Le cause più frequenti sono presto viste (e non sono spoiler):
- Non basta un sito web (sì, anche se l’hai pagato 10k)
- Affidarsi a competenze sbagliate (se hai sempre avuto un negozio fisico non pensare di avere le competenze per gestirne anche uno online: affidati a chi mastica di digitale e marketing)
- Non investire in web marketing (qui l’elenco di errori è infinito…)
- La concorrenza (hai fatto un’analisi prima di iniziare? Ah no? Ah ecco perché allora sei nella casistica dei fallimenti)
- Problemi con le spedizioni (è sempre colpa del corriere, lo sappiamo!)
- Servizio clienti e logistica scarsi (non solo attirare i clienti, dobbiamo poi saperli mantenere.)
Se il tuo e-commerce è riuscito a sopravvivere a questo rimane solo un ultimo, piccolissimo, grattacapo: la crescita. Perché nessun e-commerce può resistere se non aumentando il proprio fatturato, anno dopo anno, esattamente come qualsiasi altra azienda.
Come evitare di far fallire un e-commerce
Il libro parte proprio da qui: si analizzano gli errori per poi passare all’azione con esempi pratici e tanti consigli frutto dell’esperienza dell’autore, maturata in anni di esperienza sul campo.
Al giorno d’oggi, il traffico online è altamente incoerente. Gli utenti non visitano gli shop online solo per acquistare ma anche per fare una comparazione dei prezzi oppure leggere le informazioni delle schede prodotto. A volte, la loro navigazione è semplicemente finalizzata a capire dove converrà comprare l’articolo, online o in un negozio fisico. Il 66% degli utenti online, infatti, è acquirente Omnicanale, ovvero capace di alternare le sue abitudini di acquisto dal negozio fisico al digitale e viceversa. Ecco perché le tue possibilità di ottenere più conversioni sono legate all’esecuzione di attività efficaci di ottimizzazione del tasso di conversione (CRO).
L’ottimizzazione del tasso di conversione (CRO)
Ricerca e analisi, ipotesi, assegnazione delle priorità, test e apprendimento sono le fasi di una buona CRO. Lo so che vorreste l’approfondimento, ma il libro è talmente ben scritto che lascio a lui il compito di aiutarvi a capire come fare tutto.
Veniamo ad un altro aspetto importante. Il design delle pagine di atterraggio è da considerarsi come il primo fattore che definisce l’usabilità e il successo di un sito web. Più il sito è progettato per facilitare la User Experience più trazione avrà nelle vendite. È bene ricordare che ogni piccolo dettaglio è di grande impatto nelle vendite. Nel libro ci si concentra sulle pagine prodotto.
Non facciamoci prendere dal difetto di presunzione che attanaglia noi marketers/imprenditori/ecommerce manager ecc e concentriamoci sull’analfabeta digitale quando creiamo una pagina prodotto.
In pochi secondi l’utente del tuo e-commerce deve vedere il prodotto, capire i vantaggi del comprare il tuo prodotto rispetto i tuoi competitor, avere la possibilità di concretizzare subito la vendita. La scheda prodotto perfetta è del tutto simile a una vera e propria landing page. FAQ, filtri, badge, social proof, moduli e pop-up: scoprire in poche pagine come creare una pagina prodotto (e non solo) perfetta!
Non solo User Experience, servono buoni contenuti!
Ci si concentra non solo su aspetti tecnici quali mobile first, velocità di apertura della pagina, sticky bar e cose simili, si affronta anche lo scottante tema dei contenuti. Perché ok avere la struttura perfetta ma se i contenuti sono pessimi ricominciamo tutto daccapo!
Comunica la tua value proposition, evidenzia i punti di forza, cura formattazione e copy, non dimenticarti della pagina “chi siamo”. Come fare questo ve lo lascio scoprire nel libro ovviamente.
La chiusura non poteva che essere dedicata a conversioni e automazioni, con piccoli trucchetti per chiudere la vendita e la parte (importante) dedicata alla marketing automation.
In conclusione:
A chi è rivolto: a imprenditori che vogliono capire dove stanno sbagliando con i loro e-commerce, a chi si occupa di comunicazione e/o adv e deve aiutare un cliente a migliorare qualche aspetto per beneficiarne anche lui nel suo lavoro quotidiano, a chi sta intraprendendo la carriera come web dev e vuole saperne di più, lato pratico e tecnico, su come creare (e vendere) siti performanti.
Quanto è pratico? Moltissimo! Tanti esempi e grafiche che vi aiutano a comprendere i concetti.
È da avere in libreria? Si, perché ad ogni nuova analisi vi basterà seguire lo schema del libro e individuare in un lampo cosa non va in un e-commerce e come migliorarlo!