Negli ultimi vent’anni il turismo ha decisamente vissuto cambiamenti drastici, suddividendo lo stesso turismo in diversi settori che prevedono differenti tipi di turisti alla ricerca di esperienze di viaggio da poter raccontare o condividere online con i propri amici.
Per questo le aziende turistiche hanno dovuto (e devono) correre al riparo con la ricerca di strumenti innovativi e digitali in modo da potersi posizionare all’interno di questo mercato costantemente in crescita e sempre più competitivo.
Ma da dove partire?
Anna Bruno, giornalista professionista e cofondatrice dell’agenzia di comunicazione e digital PR Full Press Angency, nel suo libro “Digital Travel. Strumenti e strategie per gli operatori del turismo” edito Dario Flaccovio Editore vuole spiegare le opportunità che il digitale riserva a quelli che sono i protagonisti del settore del turismo: agenzie di viaggio, tour operator, strutture ricettive e food & wine.
Il mondo del turismo, un settore in crescita e sempre più alla portata di tutti
Partendo dai numeri, Anna dimostra come il panorama del turismo italiano sia in forte crescita (nonostante la pandemia che abbiamo subito) per arrivare a introdurre tutti quegli aspetti che nel settore del turismo sono importanti, ovvero l’aspetto visivo ed esperienziale per attrarre i nuovi turisti affamati di emozioni!
Content is king, la frase che sovrasta il libro, la scelta del materiale che si vuole condividere tramite sito, blog, social e collaborazioni diventano di estrema importanza per costruirsi la propria immagine e potersi differenziare da tutti gli altri, ma soprattutto parliamo di praticità e funzionalità! Con questo si intendono app, servizi di prenotazione, la SEO per posizionarsi al meglio ed essere trovati tra i primi risultati dai potenziali clienti e tutto quello che circonda il web marketing.
Ma se il contenuto è il re, l’imperatore è il sito, nessuna azienda turistica può sognarsi di sopravvivere senza di esso, al di là dei social, la propria landing page è di estrema importanza per dare un riconoscimento alla propria immagine professionale.
Tanti sono gli aspetti da trattare e tanti i professionisti del settore che hanno contribuito al libro per dare uno stampo informativo sul potenziale della professione del digital marketer, in grado di aiutare qualsiasi istituzione a risollevarsi e a poter condividere le proprie bellezze online.
Inoltre, il volume è colmo di case study e storie di player del settore turistico e dei loro casi di successo legati all’introduzione del digitale nella loro azienda o che hanno saputo sapientemente utilizzare il business online come loro main core, quali: Expedia, TripAdvisor, TheFork, Civitatis, Pitchup, Evaneos e Alidays e di destinazioni come Massachusetts (Stati Uniti), Norvegia e Irlanda. Nel libro sono presenti diversi esempi di esperti del settore turistico.
Aggiungerei però che il libro, stampato nel 2020, necessita di un aggiornamento. Questo perché sono diverse le nuove opzioni che si affacciano nel digitale per il turismo, così come l’influencer marketing.
Possiamo considerare questo volume come una prima guida introduttiva per gli specialisti del settore turistico che stiano masticando per la prima volta gli strumenti del marketing online per la loro impresa!
A chi è rivolto? Professionisti del settore turistico (operatori culturali, addetti del settore enogastronomico, agenti di viaggio, etc) che intendano digitalizzare per la prima volta la loro realtà professionale.
Quanto è pratico? Si tratta di una guida introduttiva all’argomento per comprendere il potenziale del digital, per quanto riguarda il lato pratico, il consiglio è sempre affidarsi a professionisti del settore!
È da avere in libreria? Se corrispondi al target, ovvero intendi approfondire e conoscere le potenzialità del settore digitale per quello turistico, sì!