Avresti mai immaginato di pensare al management aziendale in chiave dantesca? Dante per Manager è un libro realizzato per farti ricredere e per individuare una nuova chiave di lettura del libro più celebre della nostra letteratura italiana: La Divina Commedia.

Immagina ora che dietro ogni terzina delle cantiche di Dante Alighieri si celi uno spunto manageriale che potrebbe anche essere preso da te, manager della tua stessa azienda. Se ancora non ci credi, questo è il libro giusto da leggere con uno spirito critico, aperto e innovatore. Questo mese scopriamo “Dante per Manager” di Enrico Cerni, edito il Sole24Ore.

Il pessimo management si trova all’inferno

Attenzione, con questo titolo non si vuole intendere che il management aziendale dell’inferno non sia organizzato, anzi. La storia parte presentando Dante come il nostro CEO che ha perso la retta via della sua azienda: la Dante Alighieri S.p.a (la sua vita) e inizia il suo viaggio tra i vari e differenti dipartimenti aziendali dell’inferno per scoprire i diversi tipi di management praticati da diverse anime dannate durante la loro vita. Questi sono rappresentati anche dagli stessi personaggi dell’inferno come Minosse o Caronte.

Il volume è organizzato per sezioni e racconti a seconda delle anime che Dante trova nella sua via: si passa dall’inferno al regno degli interinali (il purgatorio) per poi arrivare finalmente al Paradiso, il regno delle vere virtù aziendali di coloro che hanno ispirato la storia.

L’importanza dell’esperienza sul campo e dei mentor

Dante per Manager esplora i racconti di personaggi noti come Ulisse, Paolo e Francesca, il Conte Ugolino, il tutto accompagnato dal grande mentor Virgilio, un leader pragmatico che guida il suo allievo nel viaggio. Dante, però, nel suo percorso non segue un solo mentor, questo perché anche nella nostra vita le esperienze cambiano e a seconda delle situazioni cambiano anche le skills necessarie per poter affrontare le sfide. Infatti, il secondo mentor di Dante non è altro che la sua amata Beatrice, un mentor empatico, dolce e con il sorriso in grado di trasmettere sempre delle good vibes ai suoi allievi.

Una volta arrivati al Paradiso, si arriva alla vera sfida: comprendere le vere virtù di un bravo manager, queste però sono difficili da spiegare a parole. Ma, se tutto questo ti sembra incomprensibile, citando Dante « significar per verba non si porria », considera che la nostra era dell’ipercomunicazione non spiega a parole il viaggio.

Da questo libro ho potuto portarmi a casa la frase “Leaders are readers” citando Truman, e questo libro – senza spoiler – ti farà comprendere come poter migliorare il tuo percorso aziendale, ispirazionale e manageriale.

“Dante per Manager” è un testo tutto nuovo ed innovativo che porta a far riflettere i leader e i manager del domani che hanno il desiderio di crescere e migliorarsi per arrivare nel “paradiso manageriale delle virtù”.

Se “CEO Factor”, un libro di Pierangelo Soldavini e Francesco Pagano di cui trovate la recensione sul blog, esplorava i racconti e le esperienze dei CEO dei nostri tempi, “Dante per Manager” ci permette di comprendere che un testo del 1300 è attualizzabile anche a oggi, dimostrando che possiamo imparare ancora tanto dalla letteratura italiana e non.

Dedicato a tutti gli amanti del management aziendale, corporate manager, studenti e curiosi.