Comprendere il presente, cambiare il proprio sguardo sul mondo, capire i propri schemi mentali.
Giovanni Siri sin dalle prime parole nell’”invito alla lettura” sottolinea l’importanza per noi di accettare la sfida attuale, ossia quella di modificare “radicalmente le certezze da cui guardiamo il mondo e la società.” Dobbiamo passare dalla ricerca di certezze a una conoscenza che includa incertezza e probabilità.
Dobbiamo accettare il fatto che i nostri pilastri non siano più tali, e che è necessario avere una costante spinta al cambiamento poiché esso stesso è sempre vivo. È fondamentale che ognuno di noi apra gli occhi e si renda conto che la modernità è costantemente in evoluzione, e già di per sé quindi superata.
Cambiare le lenti con cui ci guardiamo e guardiamo il mondo è perciò ormai più che caldamente consigliato. L’autore identifica in tre pilastri i fondamenti dello sguardo moderno che hanno necessità di essere messi in discussione e rivisti: l’individualismo, il materialismo e il razionalismo.
Procede poi analizzando la strategia con cui la modernità attiva meccanismi di autodifesa, e come sono gli occhiali utilizzati per guardare il proprio mondo interno per far sì che sia coerente con quello esterno.
Il problema del cambiamento, dell’evolversi, del comprendere, sta nella nostra resistenza allo stesso; soprattutto in Occidente, dove siamo stati abituati ad avere certezze e basi solide, risulta estremamente difficoltoso rendersi conto e affrontare il fatto che questi capisaldi non siano più tali, e non si abbia un piano B pronto.
Come riuscire quindi a allineare la nostra mentalità alla realtà attuale? Come riuscire a cambiare le lenti dei nostri occhiali?
Capire e accettare di essere all’interno di una transizione storica non è semplice, e anzi per adesso è cosa di pochi; i più lo rifiutano, l’incertezza regna sovrana, e Siri ci spiega come ragionare per scenari, come ci siano determinati aspetti che non si possono più ignorare (es. la crisi climatica), come la nostra realtà sia indirizzata verso situazioni delicate e psicologicamente sempre più difficili e destinate a peggiorare.
L’ultima parte del libro affronta il tema dell’impresa, che è necessariamente nel pieno della crisi da transizione, e molto più di altre realtà deve affrontarlo subito, senza tergiversare.
Siri ritiene infatti che le imprese siano un “laboratorio socioculturale avanzato: il modo in cui giocheremo la partita del cambiamente ci permetterà di raccogliere insegnamenti anche per le altre istituzioni sociali“, e nel proseguio analizza diversi aspetti e effetti del cambiamento, dal modello organizzativo dell’azienda fino alla parte finale, dove si riflette sul come affrontare la “transizione verso una globalizzazione dell’incertezza sistemica”.
Conclusioni:
A chi è rivolto: a chiunque voglia capire più a fondo la situazione presente ed esserne parte attiva, ma soprattutto a coloro che hanno responsabilità professionali.
Quanto è pratico: porta diversi esempio per rendere chiara e pratica una tematica ostica, difficile da comprendere. Non posso comunque nel complesso definirlo un libro facile, bisogna sedersi, concentrarsi, e leggere con attenzione.
È da avere in libreria: lo consiglio in quella di tutti gli adulti consapevoli.